San Fratello è una storica cittadina della provincia di Messina. Posta sui Monti Nebrodi, a circa 640 metri sul livello del mare, ha origini antichissime e deve il proprio nome ai tre Santi fratelli, Alfio, Filadelfio e Cirino, martirizzati nel 312 d.C. San Fratello, oltre ad aver dato i natali a San Benedetto il Moro, eletto patrono della città di Palermo ed a molti personaggi illustri susseguitisi nel tempo tra i quali le origini della famiglia di Bettino Craxi, è conosciuto per
il tradizionale ed antichissimo rito della Settimana Santa dei “Giudei”, per il cavallo sanfratellano, la cui razza si colloca come la più antica in Sicilia e poi
per l’esclusivo dialetto gallo-italico, una vera e propria lingua indipendente da quello che è il dialetto tradizionale parlato in Sicilia.
Ma arriviamo ai coltelli: infatti San Fratello è altresì nota per i sui coltelli tradizionali. Quello "sanfratellano" era il coltello posseduto dalla totalità della popolazione dello stesso paese ed utilizzato per qualsiasi tipo di uso, ma per lo più era il coltello adoperato dai pastori, non solo del paese stesso ma di un po’ tutta la zona, che a volte erano disposti a percorrere anche moltissimi chilometri pur di avere in tasca uno di questi rinomati coltelli, infatti, con esso il pastore poteva macellare le sue bestie, curarle, nutrirsi, difendersi, offendere e nelle lunghe giornate di solitudine con il proprio gregge, si prestava a strumento per intarsiare dei pezzi di legno che nelle mani abili del pastore assumevano la forma di vere e proprie opere d’arte… Purtroppo, nonostante il coltello Sanfratellano, come già detto, sia stato e lo è ancora oggi molto conosciuto ed apprezzato, questa tradizione ha rischiato per molti anni di andare perduta…ed è proprio per questo che al giorno d’oggi sono rimasti pochissimi coloro capaci ancora di realizzarlo secondo le antiche tecniche di lavorazione tramandate di generazione in generazione dai nostri abilissimi fabbri del paese.
